Un viaggio indietro nel tempo per indagare gli intrighi che si celano dietro ad uno dei più grandi classici teatrali di tutti i tempi. Riscoprire Amleto e i suoi dubbi esistenziali per domandarsi quali conseguenze si nascondano – oggi come ieri – dietro alla “non azione” e quanto essa possa paradossalmente finire per essere la più pericolosa delle azioni. Il capocomico Davide Lorenzo Palla, affiancato sulla scena da Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi, e diretto da Riccardo Mallus, accompagnerà il pubblico alla scoperta della triste ma avventurosa storia del principe Amleto di Danimarca. Una storia fatta di dubbi, morte, tradimenti, amore, vendetta, fantasmi, follia, sogni, utopie e soprattutto di tanto teatro. Lo spettacolo è narrato, recitato e in parte improvvisato; il pubblico è attivo e partecipe all’interno di una messa in scena dinamica che porta l’immaginazione dello spettatore a visualizzare frammenti di testo, pezzi di storia e immagini concrete che compongono il puzzle mentale di un uomo in conflitto con se stesso e con il mondo che lo circonda. Il repertorio musicale di riferimento è quello della dance elettronica anni 80/90 arrangiata per l’occasione ed eseguita dal vivo dal poli-strumentista Tiziano Cannas, il quale con l’ausilio di loopstation e strumenti elettronici è in grado di ricreare da solo l’atmosfera di una decadente discoteca dark di fine millennio, in cui anche l’animo umano può smarrirsi e rimanere ingabbiato nella paura che anche un semplice gesto possa compromettere l’anima più che l’immobilità dell’inazione.